- PTOF 2022 - 2025
- /
- Indice
- /
- SCELTE STRATEGICHE
SCELTE STRATEGICHE
DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2022/2025
Il Piano di miglioramento 2019/2022: un primo bilancio
In linea con i risultati emersi nell’autovalutazione di istituto e presentati nel Rapporto di autovalutazione (RAV), il Piano di miglioramento 2019/2022 ha individuato le priorità e i traguardi di miglioramento, nelle aree dei Risultati nelle prove standardizzate nazionali e delle Competenze chiave europee. In particolare:
1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali: miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate nazionali di
a) punteggi generali (miglioramento del 3% annuo – 10% in tre anni) sia per le classi seconde che quinte;
b) effetto scuola (in 3 anni posizionare la scuola ad almeno un livello superiore rispetto alla situazione attuale);
2) Competenze chiave europee: sviluppo e consolidamento della “global competence” con distribuzione degli studenti entro i livelli indicati nel PISA 2018 assessment of global competence: – non più del 25% nel livello Basic – non meno del 25% nel livello Advanced – i rimanenti nel livello Intermediate.
La pandemia scoppiata a metà dell’A.S. 2019 – 2020 ha avuto ripercussioni negative anche sul processo di miglioramento degli indicatori individuati, portando ad un peggioramento generale a livello nazionale, regionale, locale e di istituto del rendimento scolastico (prove INVALSI non svolte nell’A.S. 2019 – 2020, e svolte solo per le classi quinte nell’A.S. 2020 – 2021 con un forte calo del rendimento), ed al blocco dei progetti di internazionalizzazione.
Verso il Piano di miglioramento 2022 / 2025: la conferma delle priorità
Priorità 1: miglioramento dei risultati delle prove standardizzate nazionali (INVALSI)
Il quadro emerso a seguito della pandemia impone di focalizzare l’impegno dell’istituto su una serie di obiettivi legati al miglioramento dei risultati delle prove INVALSI.
Si sottolinea il fatto che dal maggio 2019 sono a disposizione gli esiti anche per le classi quinte (D. Lgs. 62/2017) e la comparazione dei risultati delle classi quinte con quelle che tre anni prima erano classi seconde, che consente una valutazione più completa e articolata dell’incidenza dei processi di insegnamento – apprendimento sugli studenti, tanto in termini longitudinali quanto di “effetto scuola”.
Prefigurazione Priorità 2: global competence (competenze chiave europee)
L’area delle Competenze chiave europee è un’area per la quale il MIUR non fornisce indicatori o benchmark di riferimento, lasciando alle scuole ampia autonomia nell’elaborazione di parametri per l’autovalutazione e quindi per l’individuazione di obiettivi di miglioramento.
La dimensione delle Competenze chiave europee si conferma tuttavia sempre più centrale, come rilevano alcuni importanti documenti di recente pubblicazione, di seguito indicati:
– Indicazioni Nazionali – revisione febbraio 2018 – Gruppo Fiorin http://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Indicazioni+nazionali+e+nuovi+sce nari/3234ab16-1f1d-4f34-99a3-319d892a40f2
– Consiglio d’Europa. (2016 trad. it. 2017). Competenze per una cultura della democrazia. Sintesi. Strasburgo: Consiglio
d’Europa; https://rm.coe.int/competences-for-democratic-culture-resume-it revised-web-a5/1680717a26
– OECD PISA. (2018). Preparing our youth for an inclusive and sustainable world. The OECD PISA global competence framework. Parigi: OECD http://www.oecd.org/pisa/Handbook-PISA-2018-Global-Competence.pdf
– UE. (2018). Raccomandazione del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente, 2018/c 189/01. https://eurlex.europa.eu/legalcontent/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32018H0604(01)&from=EN
– (Progetto sperimentale Learning to become)
Si ipotizza pertanto di confermare tale area per l’individuazione delle nuove priorità 2022 / 2025, con distribuzione degli studenti entro i livelli indicati nel PISA 2018 assessment of global competence: – non più del 25% nel livello Basic – non meno del 25% nel livello Advanced – i rimanenti nel livello Intermediate (OECD PISA global competence framework), anche a seguito dei risultati delle prove INVALSI in inglese nelle classi quinte nell’A.S. 2020 – 2021.
Alla luce di quanto esposto, una prima essenziale prefigurazione del Piano di Miglioramento 2022 / 2025 (con riferimento al format proposto dal MIUR entro la piattaforma di elaborazione PTOF e che presumibilmente sarà assunto come modello di PdM) può essere schematicamente riassunta come segue:
Titolo del Percorso di miglioramento 1 | Prove standardizzate nazionali (INVALSI) |
Priorità (sez. 4 del RAV) | Miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate nazionali (Area RAV: Risultati nelle prove standardizzate nazionali) |
Traguardo (sez. 4 del RAV) | I traguardi di miglioramento 2022 / 2025 e i relativi risultati attesi saranno focalizzati su uno o più dei seguenti ambiti: a) punteggi generali (miglioramento del 3% annuo – 10% in tre anni) b) distribuzione degli studenti nei livelli di apprendimento c) effetto scuola (in 3 anni posizionare la scuola ad almeno un livello superiore rispetto alla situazione attuale) |
Obiettivi di processo collegati alla priorità ed al traguardo | 1. Curricolo, progettazione e valutazione: didattica per competenze 2. Inclusione e differenziazione: 3. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: formazione docenti |
Attività previste per il percorso | Per il recupero ed il potenziamento del profitto soprattutto in matematica ed inglese, si individua ● per l’obiettivo 1: favorire le attività laboratoriali, di gruppo, di tutoring; ● per l’obiettivo 2: sostegno, recupero ed individualizzazione dell’intervento formativo anche attraverso le attività di peer tutoring e di sportelli individualizzati; ● per l’obiettivo 3: attività di formazione, consulenza, ed assistenza al corpo docente nel pieno utilizzo delle potenzialità dell’istituto, soprattutto nei confronti dei docenti neoassunti e precari. |
Titolo del Percorso di miglioramento 2 | Global competence |
Priorità (sez. 4 del RAV) | Sviluppo e consolidamento della “global competence” (Area RAV: Competenze chiave europee) |
Traguardo (sez. 4 del RAV) | Distribuzione degli studenti entro i livelli indicati nel PISA 2018 assessment of global competence. A titolo puramente esemplificativo: ● non più del 25% nel livello Basic; ● non meno del 25% nel livello Advanced – i rimanenti nel livello Intermediate. |
Obiettivi di processo collegati alla priorità ed al traguardo | 1. Curricolo, progettazione e valutazione: strutturazione per adattamento dell’assessment of global competence e relativi livelli come indicati nel PISA 2018 2. Orientamento strategico e organizzazione della scuola: partecipazione a bandi europei (Erasmus+) e a bandi per Fondi specifici (ad es. PON) finalizzati alla realizzazione di percorsi educativi ed esperienze concrete legate alla global competence ed anche connessa con i percorsi di educazione civica 3. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: formazione docenti. Si prevede la possibilità di utilizzare strumenti mutuati dal PISA 2018 assessment of global competence (cognitive test e questionnaire items), sebbene l’Italia non abbia aderito alla somministrazione della prova riferita a tale specifico ambito entro la rilevazione PISA 2018. |
Attività previste per il percorso | Favorire la partecipazione a periodi di formazione all’estero, agli scambi culturali con altre scuole europee, ai gruppi di sostegno allo studio, alle attività di peer tutoring, ecc. |
ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (art. 1 comma 7 Legge 107/15)
L’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico (ai sensi dell’art. 1 comma 14 della legge 107/2015) individua gli obiettivi prioritari da mettere a fondamento dell’azione del PTOF:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell‘educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
e) potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;
f) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media, nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
o) incremento dell’alternanza scuola-lavoro (PCTO);
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana.